Interviste
improbabili - Martin Lutero
Note
di osservazione
23/02/2017 |
Prima
di presentare il tipo di lavoro alla classe, in un clima di
collaborazione, di confronto e di maturità, che stranamente
si respira in un gruppo che ha, in questo periodo, delle difficoltà
dal punto di vista didattico – disciplinare, abbiamo parlato
di “occasioni di riscatto”, di impegno, abbiamo analizzato la
situazione didattica di ciascuno; molti hanno necessità di spendere
il tempo e l’impegno nel recupero delle insufficienze del primo
quadrimestre. Solo una parte della classe ha la possibilità
di lavorare nella direzione del potenziamento e dell’approfondimento.
Con estrema serenità e maturità, insieme al gruppo classe, ho
scelto i componenti del gruppo di lavoro che si impegnaranno
a rappresentare la classe tutta nella sperimentazione. |
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27/02/2017 |
Partendo
dalla parola chiave della sperimentazione, “intervista improbabile”,
abbiamo lavorato su una sorte di “anticipazione del significato”,
facendo delle ipotesi sul senso dell’improbabilità, data da
una proiezione fuori dal tempo del personaggio storico. Abbiamo
fatto un parallelo con le interviste che stiamo facendo in un
progetto sull’ascolto, per fare esperienza di sospensione del
giudizio e di abilità nella registrazione oggettiva dei fatti.
Questo lavoro ci ha consentito di metterci nei panni dell’intervistato,
per poterlo fare la necessità di reperire informazioni è risultata
essere la necessità più impellente.
Per il primo quesito abbiamo ricercato le varie ipotesi relative
al voto di Lutero a S. Anna e ci siamo accordati per avvalorare
la tesi del temporale, intorno a cui per il prossimo incontro
provare a realizzare una descrizione dettagliata del fatto,
immaginando di essere in quella situazione e romanzando ciò
che la storia racconta. |
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10/03/2017 |
Romanzare la scena
del temporale, immedesimandosi, provare a verbalizzare ciò
che poteva passare nella testa di un giovane combattuto, fortemente
condizionato dalla severità dell’educazione paterna ricevuta
e perseguitato dall’idea della dannazione, è stato un lavoro
che ha parecchio coinvolto i ragazzi. La parte più difficile
è stata la parte relativa alla selezione delle informazioni
utili a raggiungere l’obiettivo che si erano posti, raccontare
ciò che avevano pensato tentando di tenere sempre un contatto
con le fonti.
La stesura della prima risposta al quesito è stato un momento
di grande soddisfazione. È stato il primo prodotto concreto
di un lavoro di riflessione condivisa, di ricerca condivisa
e di negoziazione delle idee più utili, al fine di rispondere
con chiarezza e in maniera puntuale al quesito, senza perdere
di vista la coerenza della narrazione con i fatti documentati.
Una parte del gruppo ha deciso, nel frattempo, di dedicarsi
ad una rappresentazione grafica dell’episodio che aveva determinato
una scelta decisiva per la vita di Marin Lutero. Alla realizzazione
del lavoro grafico hanno partecipato tre alunne, che hanno
nel tempo aggiunto particolari e sfumature che potesse rendere
l’immagine che si erano fatta.
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07/04/2017 |
L’idea
di Dio, che aveva guidato le scelte di Lutero negli anni giovanili,
ha affascinato molto i ragazzi, è stato questo il periodo della
vita del protagonista a cui più si sono sentiti vicini, nonostante
la distanza temporale che ha reso difficile per il resto l’accostarsi
ad una personalità così complessa. La fase caratterizzata da
un rapporto conflittuale con le figure genitoriali, con le figure
adulte in generale, ha portato i ragazzi a darsi delle risposte
rispetto alle scelte e alle idee di Lutero come fortemente condizionate
dal legame conflittuale con il padre e dall’anaffettività che
aveva invece caratterizzato il legame con la figura materna. |
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21/04/2017 |
Abbiamo
ragionato, alla luce del quesito relativo alla vita che Lutero
conduceva dopo i voti, intorno alla ricerca del significato
della vita contemplativa e della vita rigida dell’internato
nella casa dello studente di Erfurt, con riferimento alla vita
ascetico religiosa. Abbiamo a questo proposito visionato un
filmato sulla vita monastica presso i monasteri agostiniani
e consultato fonti che facevano riferimento proprio nello specifico
alla teologia di Erfurt, tratta da “I classici della teologia
e il pensiero medioevale” di Umberto Silva e brani da “Lutero:
un incontro immaginario” di Claudio Pozzolo. |
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18/05/2017 |
Con
il quarto quesito, che imponeva di volgere lo sguardo dalla
persona di Lutero alla società, a tutto quello che accadeva
intorno, nella Chiesa del tempo, nella vita della gente comune,
nel mondo quindi laico ed ecclesiastico, la difficoltà è aumenta
ed è risultato difficile passare da un livello all’altro senza
il rischio di ripetersi e di tornare su aspetti già affrontati,
che il quesito non richiedeva. I ragazzi hanno incontrato difficoltà
proprio a staccarsi dall’aspetto biografico più intimo, per
allargare la prospettiva all’ambito sociale. Abbiamo provato
a recuperare conoscenze già acquisite, in ambito storico e letterario,
relative al pensiero medioevale e al ruolo della Chiesa in particolare
per poter rispondere in modo appropriato. |
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22/05/2017 |
Abbiamo
visionato la prima parte del film “Luther: genio ribelle e liberatore”
del 2003, soffermandoci su aspetti che avevamo discusso nei
mesi precedenti, abbiamo trovato conferme a delle ipotesi e
compreso meglio i fatti che erano stati alla base delle scelte
di vita di Lutero e che avevano preparato l’animo del riformatore.
Ci siamo fermati in particolare sulla parte in cui il protagonista
appariva smarrito di fronte alle rivolte, seguite al gran clamore
che il suo pensiero aveva creato nella società del tempo.
È stato naturale porsi quindi una domanda relativa alla differenza
tra la riforma e la rivolta, sugli effetti dell’una e dell’altra,
su quanto il movimento di idee prodotto da Lutero, e passato
alla storia come Riforma, sia stato causa anche di rivolte e
perché. |
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30/05/2017 |
Per
rispondere all’ultimo quesito la visione dell’ultima parte del
film ha aiutato i ragazzi a farsi un’idea del cambiamento avvenuto
nella vita di Lutero e che attraverso Lutero, divenuto strumento
di Dio, era avvenuto anche nella storia della chiesa e nella
cultura in generale.
Il cambiamento è parte della vita. L’approccio alla sperimentazione
aveva visto all’opera dei ragazzi smarriti di fronte a notizie
di cui non sapevano cosa farsene, la cui gestione era complicata
e richiedeva continuo l’intervento del referente. A questo punto
del lavoro invece è stato visibile il cambiamento nell’approccio
più critico alle notizie e nel visibile spirito di ricerca affinato.
La partecipazione al progetto ha visto impegnato solo un gruppo
della classe, ma è stato interessante vedere quest’ultimo impegnato,
a conclusione del progetto, nella presentazione del lavoro al
resto della classe, mettendo in luce ciò che avevano appreso
attraverso il lavoro di ricerca. Hanno sottolineato come la
spinta a ricercare nasca dalla curiosità, suscitata in questo
caso da notizie che facevano di alcune parole chiave i link
attraverso i quali rimettersi alla ricerca, in una costruzione
continua di conoscenza e di senso da attribuire ad un evento
storico. Hanno sottolineato la differenza nell’affrontare l’argomento
in questo modo rispetto allo stesso trattato già in un altro
momento dell’anno, in cui non era previsto l’approfondimento
e il lavoro di ricerca, che aveva reso, a loro dire, tutto più
interessante, probabilmente perché essi stessi artefici del
loro apprendimento. |
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